Intervista all’ideatore di Mitoi. La sua filosofia racchiude il desiderio di creare giocattoli in grado di stimolare creatività, problem-solving e manualità nei bambini, arricchendo le loro abilità fisiche e mentali. Per questo Miclik, la sua ultima innovativa creazione, è già stato utilizzato come utile strumento didattico nelle scuole.
Marc Castelló è il progettista e fondatore di Mitoi, una piccola azienda spagnola che produce giocattoli unici e innovativi per stimolare i bambini e la loro immaginazione. Prima con Miciti e Miworld e ora con Miclik, le sue creazioni vogliono incoraggiare la creatività e l’intelletto dei bambini attraverso il gioco. E’ stato un grande piacere parlare con Marc e scoprire il suo processo creativo e la sua filosofia. Godetevi l’intervista!
Come sei diventato un designer? Quando ero bambino ho sempre amato i giochi di costruzione, le automobili, le biciclette.. ma molte volte giocavo a creare io stesso i miei giocattoli. Durante le vacanze scolastiche, trascorrevo molto tempo in un garage vicino a casa, osservando le moto, i motori e i meccanici al lavoro. Forse è stato l’inizio del mio interesse per la progettazione, studiando in dettaglio le parti dei motori e come questi pezzi vengono assemblati, come interagiscono tra di loro e le loro funzioni; infatti, è in atto un gioco di costruzioni quando un meccanico assembla una moto o un’auto. In realtà, io amo tutti gli oggetti che hanno una propria anima. Per me il punto più importante è capire il senso degli oggetti e la loro funzione e ho sempre cercato di capire questo senso in tutte le cose nella mia vita. E il fatto più importante per me è che tutto può essere reinventato: potrei reinventare oggetti di uso quotidiano, giocattoli o qualsiasi altra cosa! Per me è molto importante cercare di leggere e vedere il futuro, non seguire sempre e solo le tendenze attuali.
Perché hai deciso di progettare giocattoli per i bambini? Perché adoro loro e i loro giocattoli: sono un adulto, ma ho un bambino dentro di me! Inoltre, quando ho finito gli studi di design industriale ho lavorato per molti anni alla progettazione di prodotti per bambini acquisendo molta esperienza sui giocattoli, sulle norme di sicurezza e sul loro mercato. Ma la mia sfida più importante è stata quella di offrire ai ragazzi qualcosa di diverso, qualcosa di educativo che li aiuti a sviluppare ed espandere la propria creatività. Il mercato dei giocattoli è pieno di oggetti senza anima.. io invece vorrei progettare giochi con la propria anima, con il proprio senso oggettivo e la propria personalità.
Esistono diversi materiali. Quali materie prime preferisci? Quali criteri segui quando scegli un materiale per un nuovo prodotto? Plastica, di sicuro. Io sono un fan del futurismo del XX secolo, che ha le sue basi nelle procedure industriali. Dipende però dal tipo di giocattolo: ho usato sia la plastica che il legno, ma la plastica mi dà più possibilità di progettazione, più libertà quando penso alla forma del prodotto. Inoltre è un materiale sicuro per i bambini. Il legno è un altro materiale che amo, ma non può soddisfare tutte le caratteristiche necessarie a sviluppare le mie creazioni. Tuttavia, sono sempre alla ricerca di nuovi materiali e procedimenti di produzione per adeguarli ai miei giocattoli.
La tua ultima creazione è Miclik. Ci puoi raccontare come ti è venuta l’idea per dare vita a questo giocattolo? L’idea mi è venuta osservando come i bambini interagiscono con i giochi di costruzione, trovando spesso (a mio parere) i punti deboli di questi giocattoli e ho pensato al modo di risolvere queste limitazioni. Ci sono un sacco di giochi di costruzione sul mercato (per lo più di edifici), ma la mia intenzione è quella di dare ai bambini la possibilità di costruire non solo oggetti, ma l’idea stessa che sta dietro di loro, e, più importante, di esplorare il modo per arrivare alla loro costruzione. Spingerli ad essere curiosi di scoprire come funziona il giocattolo, comprenderne le funzioni e infine dare vita alle forme. Per me è importante mettere nelle mani dei bambini qualcosa che richiede uno sforzo, ma senza regole o costrizioni; un giocattolo per sperimentare, per immaginare, senza seguire necessariamente le istruzioni. Miclik è uno strumento interattivo, che permette ai bambini di costruire il proprio mondo immaginario, senza limiti! Inoltre volevo creare un giocattolo che fosse anche un amico e un compagno di giochi, non solo dei pezzi senza un’anima. Per fare questo, ho studiato un modulo che permettesse un certo movimento, dalle linee morbide, non un pezzo statico. Ogni modulo di Miclik ha una cerniera centrale ed è ispirato dalla natura con linee organiche e fluide. In questo modo ho potuto dare a Miclik la possibilità di piegarsi, grazie a dei pezzi simili ad una farfalla che può anche connettersi con altri in modo semplice e veloce. La plastica mi ha aiutato molto, senza di essa non avrei potuto renderlo pieghevole. Inoltre mi ha dato la possibilità di progettarlo con angoli arrotondati e una finitura morbida.
E quali sono i piani per il futuro di Mitoi? I miei piani per Mitoi ora includono l’ampliamento della gamma Miclik per il 2017 perché trovo che racchiuda molte possibilità e non solo come giocattolo. Miclik ha aperto molti nuovi modi di esplorare il design del giocattolo..